Translate

mercoledì 30 novembre 2011

Il Direttore D'Amora al Maresca, ecco il resoconto dell'incontro

Di seguito, riportiamo copia del verbale siglato stamattina al P.O. Maresca tra il Direttore Generale dell'Asl Na3Sud, Maurizio D'Amora, e il Comitato Pro Maresca (nella foto la firma del verbale con l'Ingegnere Gabriele Traversa, sempre più prezioso per tutti noi, giovani e mamme).

Verbale dell'incontro di stamane
Torre del Greco, 30/11/2011
Oggetto: Riunione tra il Comitato Pro Maresca e il Direttore Generale dell’Asl Na3Sud, Dott. Maurizio D’Amora, presso il P.O. Agostino Maresca di Torre del Greco.

È presente il Sindaco del comune di Torre del Greco, Dott. Ciro Borriello, e il Direttore dell’Asl Na3Sud, Dott. Maurizio D’Amora, il quale dichiara che la delibera 830 del 28/07/2011 dell’Asl Na3Sud è vigente e sarà approvata dalla Regione Campania con apposito decreto.
Pertanto si confermano le disposizioni contenute nella suddetta delibera e, ad integrazione, saranno attivati altri servizi secondo quanto verbalmente esposto nella riunione odierna, come allegato verbale.
In particolare, si precisa che il P.O. Maresca, facente parte con il P.O. di Boscotrecase degli Ospedali Riuniti dell’area Vesuviana, non sarà convertito in esclusiva struttura di riabilitazione e lungodegenza, ma sarà confermato come ospedale per acuti con attività di pronto soccorso medico e chirurgico H24. 
A regime, il P.O. Maresca sarà dotato di 134 posti letto come da allegato e da delibera 830/2011.
Il Direttore Generale dell’Asl Na3Sud, Dott. Maurizio D’Amora, si impegna a fornire entro la fine dell’anno in corso il piano dettagliato delle attività da porre in essere proposto nella odierna riunione, redigendone apposito crono programma.
(Seguono firme di convalida verbale, tra cui quella del Dott. Maurizio D’Amora e degli esponenti del comitato Pro Maresca).
ALLEGATO alla riunione del 30/11/2011 presso P.O. Maresca di Torre del Greco.
Maresca: 134 posti letto totali, più Pronto Soccorso. Nel dettaglio:
·        16 pl chirurgia, di cui 2 di urologia;
·        4 pl osservazione breve intensiva;
·        4 pl medicina d’urgenza;
·        14 pl medicina generale;
·        50 pl riabilitazione;
·        20 pl lungodegenza;
·        10 pl gastroenterologia;
·        16 pl Spdc.
Inoltre, il P.O. Maresca conserverà i servizi di radiologia e disporrà di diversi servizi ambulatoriali ad integrazione delle funzioni del distretto sanitario. Sul verbale originale la lunga serie di ambulatori e servizi previsti per il P.O Maresca.
Seguiranno ulteriori novità ed approfondimenti.
NON DELEGARE, PARTECIPA!

martedì 29 novembre 2011

Mercoledì 30/11 incontro col dg Asl Napoli3 Maurizio D'Amora all'ospedale Maresca

Mercoledì 30 novembre il direttore generale dell'Asl Napoli 3 sud Maurizio D'Amora si incontrerà con una delegazione del comitato Pro Maresca in casa nostra, al IV° piano occupato del nosocomio torrese. Sarà l'occasione per farci dire a chiare lettere quale destino toccherà alla struttura di Via Montedoro da qui ad un anno (tempo stabilito dal decreto per completare la riconversione in centro di lungodegenza e riabilitazione) e anche per mostrare al direttore come la tanto invocata "razionalizzazione" abbia ridotto un presidio sanitario che fino ad un anno e mezzo fa serviva 300mila cittadini italiani a cui, attualmente, è negato un diritto sancito nella Costituzione repubblicana.

Appuntamento alle 9,30 al IV° Piano dell'ospedale Maresca.

IL MARESCA NON SI TOCCA!

lunedì 28 novembre 2011

Prove tecniche di coordinamento

Il Comitato Pro Maresca esprime piena soddisfazione per l'assemblea di quest'oggi indetta dal 'Coordinamento II Policlinico' presso l'aula occupata Sergio Piro.
Con uno scenario di rivendicazione dei diritti sanitari che si allarga a macchia d'olio - il Maresca di Torre del Greco ha subito il pieno attacco del piano di rientro da diversi mesi, con la chiusura a catena di reparti e soppressione di servizi, ma purtroppo nelle ultime settimane anche il capoluogo di provincia inizia a scricchiolare sotto i colpi del Piano Zuccatelli - il Comitato Pro Maresca è fortemente convinto della necessità di unire tutti i movimenti in lotta per la sanità pubblica.
Lo smantellamento della radioterapia al Pascale, la chiusura del pronto soccorso del San Gennaro e lo stop agli interventi al Loreto Mare per le pessime condizioni igienico-sanitarie, non sono altro che la cartina di tornasole di un progetto politico che ha come unica giustificazione quello di sanare il debito sanitario (causato da politici, manager e caste mediche) sulla pelle della povera gente, che oltre al lavoro, istruzione e pubblici servizi, vede privarsi dell'ultimo baluardo dei più inviolabili dei diritti, quello alla salute.
Succede anche questo nella nostra 'democrazia'.
In particolare, il rispetto delle 'emergenze ed urgenze' è al momento la priorità assoluta, un diritto sacrosanto ma quotidianamente messo in discussione dalla IRRAZIONALE politica dei tagli che smantella presidi di pronto soccorso e reparti, accorpa ospedali in maniera arbitraria e chiude nosocomi in attesa di realizzarne uno megagalattico (l'Ospedale del Mare a Ponticelli sintetizza al meglio la lungimiranza dei nostri politici: chiudere in maniera preventiva i presidi ospedalieri sui territori, anche quando il cantiere del futuro ospedale è oramai ridotto a discarica e con i lavori fermi per vicissitudini legate alla CAMORRA).
Individuare il nemico, unire le lotte ed avanzare un'alternativa che smonti il decreto 49 e che tenga realmente in considerazione la richiesta di pubblica sanità: speriamo di proseguire e di dare una 'struttura' alla validissima analisi emersa questo pomeriggio.
ASSEMBLEA PUBBLICA GIOVEDI 1 DICEMBRE ORE 18.30 - IV PIANO OCCUPATO DELL'OSPEDALE MARESCA (Via Montedoro)
La cittadinanza è invitata a partecipare
NON DELEGARE, PARTECIPA

domenica 27 novembre 2011

Napoli, residenti "impacchettano" l'ospedale San Gennaro

Singolare manifestazione dei comitati civici del rione Sanità. Il perimetro cinto da striscioni. E intanto prosegue anche la raccolta firme. Stamattina avrebbe aderito anche il sindaco De Magistris.
Hanno 'impacchettato' l'ospedale con grandi striscioni in modo da "non far scappare via il pronto soccorso". E' la nuova singolare manifestazione, che si è svolta stamattina, dei comitati civici del rione Sanità che protestano contro la trasformazione del Pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro in Servizio di primo soccorso per le urgenze territoriali (Psaut).
I manifestanti, circa una trentina, hanno cinto il perimetro dell'ospedale con degli striscioni su cui è scritto 'Vergogna', 'No al primo soccorso' e 'No alla chiusura del pronto soccorso, la salute è un diritto'. Si tratta della prima di altre azioni in programma, dicono i rappresentanti dei comitati: "Ne faremo una al giorno".
E intanto prosegue anche la raccolta firme che ormai ha raggiunto quota 5000, compresa, annuncia il consigliere della III municipalità, Francesco Ruotolo, quella del primo cittadino Luigi de Magistris che avrebbe firmato proprio questa mattina.
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/11/27/news/sanita_-25679346/

Il Mattino: Vertice sul Maresca continua la mobilitazione

Torre del Greco. Si preparano all’incontro con il direttore generale dell’Asl Napoli 3 sud Maurizio D’Amora e il sindaco Ciro Borriello in programma mercoledì 30 per discutere sul futuro dell’ospedale Maresca. A seguito della richiesta degli attivisti del comitato civico, il vertice con il manager dovrebbe tenersi al quarto piano della struttura di via Montedoro, presidiato da giovani e mamme da oltre un anno. I cittadini non mollano: dopo aver liberato giovedì sera la sala consiliare, venerdì una delegazione del comitato ha incontrato a palazzo Baronale il primo cittadino torrese. Toni accesi e riflettori puntati sui 90mila euro non utilizzati per la festa dei Quattro Altari. Borriello ha ribadito la volontà di destinare tale cifra al Maresca e il ragioniere capo del Comune ha puntualizzato che quei fondi saranno vincolati nello schema di bilancio di previsione 2012 in attesa di destinazione da parte dell’Asl. La questione sarà approfondita alla presenza di D’Amora che mercoledì prossimo incontrerà cittadini ed operatori. Dopo il colloquio con Borriello, l’intervento di un esponente del comitato prima dell’apertura dei lavori del consiglio comunale, conclusosi con l’approvazione della delibera di giunta 697 del 9/11/2011, relativa all’estinzione anticipata di diciannove mutui in essere con la cassa Depositi e Prestiti che consentirà un risparmio sul bilancio dell’ente di circa 3.500.000,00 euro. Il giovane attivista ha rivolto un messaggio ai politi presenti in aula: “il comitato Pro Maresca sta portando avanti la propria battaglia civica con determinazione ed entusiasmo, ma non può e non intende sostituirsi ad assessori, consiglieri e Sindaco. Siamo fortemente delusi dalla classe politica locale. Siete tutti colpevoli del ridimensionamento del Maresca. E poi la richiesta di un impegno serio e fattivo “per far sì che il nostro ospedale ritorni nella rete delle urgenze e delle emergenze. Se non siete in grado di adempiere alle vostre funzioni, abbiate la dignità di rassegnare le dimissioni”. Prosegue anche l’attività di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza che vede impegnati nel fine settimana i giovani attivisti a distribuire volantini per le vie del centro. 

Antonella Losapio per Il Mattino

sabato 26 novembre 2011

Lunedì 28 novembre assemblea con il coordinamento di Lotta del II° Policlinico a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo un documento del Coordinamento II Policlinico, che ci ha invitato a partecipare ad un'assemblea presso la loro aula occupata lunedì 28 novembre: 

Ormai sono più di 2 anni che in Campania stiamo assistendo alla progressiva scomparsa del diritto alla salute, grazie alla legge 49/2010 (Piano di Rientro della Sanità), firmata dalla giunta Caldoro. In essa sono contenuti tutta una serie di provvedimenti che “risolvono” il problema del “risanamento del buco nel bilancio” attraverso l’accorpamento e la chiusura dei reparti, dei pronto soccorso, di presidi e infine di interi ospedali.
Emblematici sono i casi dei vari pronto soccorso chiusi o in chiusura al “S. Gennaro”, al “Pellegrini”, all’ “Ascalesi” e al “Maresca” e il caso disastrato e disastroso del “Loreto Mare” nel quale si è addirittura giunti a far firmare ai pazienti prima del ricovero una liberatoria, nella quale si dichiara di essere a conoscenza della possibilità di contrarre malattie infettive a causa della mancata pulizia dei reparti. Tutti questi ospedali sono situati in quartieri popolari, con bacino d’utenza molto ampio, e da sempre svolgono un ruolo importantissimo nella cura e nella prevenzione per la popolazione napoletana e in genere campana, ma che improvvisamente vengono ritenuti superflui. L’ “inutilità” attribuita a questi presidi d’emergenza in realtà cela un progetto politico ben preciso: vengono chiusi cosicché la popolazione che non può permettersi cure private venga lasciata senza la possibilità di accedere ai servizi sanitari!
L’identica tattica è stata utilizzata per chiudere il reparto di Radioterapia del “Pascale”, infatti con la scusa dell’ammodernamento, il servizio pubblico è stato sospeso costringendo le donne napoletane affette da tumore alla mammella a curarsi presso cliniche convenzionate che però, non possedendo tutti i macchinari, le costringono, volenti o nolenti, a recarsi presso strutture private, dove pagano somme esorbitanti per effettuare una terapia che nel pubblico è gratuita.
Un’applicazione a livello locale delle strategie “contro la crisi” iniziate con le ultime finanziarie e che il “nuovo” governo tecnico promette di realizzare pienamente: tagli orizzontali al welfare con allargamento del mercato interno a suon di privatizzazioni, ideologicamente giustificate agli occhi dei cittadini con la nota tiritera per cui “in Italia non funziona niente e un po’di sana competitività migliorerà la qualità dei nostri servizi, portandoci al livello degli altri paesi europei”. Infatti, a ben vedere, è proprio l’Europa, tramite i diktat della Banca Centrale Europea, che c’impone questo passaggio tutt’altro che indolore. Ben lungi dal produrre un miglioramento dei servizi, la diminuzione della spesa pubblica al fine di ripianare il debito creato dalle stesse banche che adesso presentano il conto, aumenterà soltanto la distanza tra chi potrà permetterseli e chi non sarà più in grado di accedervi: i “sacrifici necessari al bene del paese” li faranno soltanto i proletari.
Approfittando della stretta della crisi i padroni stanno varando una serie di leggi e normative che, distruggendo i diritti conquistati con le lotte dalla classe lavoratrice nel corso del tempo (istruzione, trasporti, lavoro e non ultimo la salute), porteranno nel breve periodo alla privatizzazione e alla distruzione del servizio pubblico.
Riteniamo necessario confrontarci con i soggetti in lotta di tutta la regione per iniziare un percorso sulla sanità, in un’ottica che non tenga conto solo delle specifiche vertenze che sono e saranno portate avanti, ma che le unisca in un vero fronte di classe, generalizzando nella prassi, la lotta per la riconquista, partendo dai bisogni del proletariato, dei diritti che ci sono stati sottratti!
Discutiamone insieme
lunedì 28 novembre alle ore 17.00
presso l’aula occupata “Sergio Piro”
edificio 20 – II Policlinico
Coordinamento II Policlinico

venerdì 25 novembre 2011

Comunicato stampa 25/11/2011

Comunicato stampa 25/11/2011
Il comitato Pro Maresca, ben lontano dall’abbandonare la lotta per l’ospedale, stamattina è stato impegnato su due fronti, la forza pubblica ed il Comune di Torre del Greco.
I nostro esponenti hanno incontrato il vicequestore di Napoli Ferdinando Rossi al commissariato di Polizia di Torre del Greco per esporgli le criticità del Piano Ospedaliero campano e la situazione di emergenza sanitaria in cui versa la città di Torre del Greco ed i comuni ad essa contigui, a causa dello stato vergognoso dell’Ospedale Maresca.
Il pubblico ufficiale si è dimostrato sensibile agli argomenti sviscerati, facendosi garante della nostra vertenza per condurla sui tavoli che contano nella politica sanitaria regionale. In futuro si è ventilata anche la possibilità di poter incontrare il Prefetto di Napoli, autorità di governo, a cui chiedere un intervento forte sul nostro territorio.
Un secondo spezzone di attivisti del Pro Maresca si è recato al Palazzo Baronale, incredibilmente blindato dalle forze dell’ordine, per potersi confrontare col sindaco Borriello, latitante durante l’occupazione dell’aula consiliare degli scorsi giorni, ed assistere al Consiglio comunale programmato in mattinata.
Dall’incontro col primo cittadino è emersa la volontà dell’amministrazione comunale di inserire un vincolo di destinazione (all’Ospedale Maresca) per i “famosi” 100mila euro risparmiati in estate per la “festa dei 4 altari” (ricordate gli striscioni “Niente festa c’è da salvare il Maresca”?) in luogo di un loro investimento sul nosocomio e, sino ad oggi, mai attuato.
Il modo in cui verranno investiti sarà argomento di discussione mercoledì 30 novembre durante l’incontro col Direttore Generale dell’Asl Napoli 3 sud Maurizio D’Amora, che gli attivisti hanno formalmente richiesto si tenga al IV° piano occupato dell’ospedale Maresca.
Un momento particolarmente concitato della mattinata al municipio torrese è avvenuto quando i nostri attivisti hanno preso la parola durante il Consiglio comunale, leggendo un breve ma esaustivo messaggio rivolto a tutti i politici presenti in aula:
Avremmo gradito che l’annullamento dell’incontro con D’Amora ci fosse stato comunicato direttamente da Lei (Sindaco) e almeno qualche ora prima, e non dalla sua segretaria dieci minuti prima dell’incontro stesso;
Lei e la sua giunta avete il dovere di chiarirci il significato della pubblicazione sul Burc n°68 del 28/10/2011 (decreto 34 del 27/05/2011) che tiene in vita pochi posti letto per il Maresca fino a quando la struttura di Boscotrecase non sarà ultimata, per poi essere ridimensionato a centro di lungodegenza e riabilitazione. Ha capito di cosa si tratta? Ha avuto spiegazioni in merito da chi di dovere? Ha qualcosa da comunicarci?
Per quanto il Comitato Pro Maresca stia portando avanti la propria battaglia civica con determinazione ed entusiasmo, non può e non intende sostituirsi ai vostri ruoli ed alle vostre funzioni, per le quali siete stati eletti e per le quali venite da noi pagati.
Le nostre invettive sono dirette anche nei vostri riguardi, assessori e consiglieri comunali, perché non è giusto buttare la croce addosso esclusivamente al Sindaco. Siete tutti colpevoli per la morte del Maresca.
Vi invitiamo pertanto ad impegnarvi seriamente e fattivamente per far si che il nostro ospedale ritorni a potersi chiamare tale, e che possa recitare all’interno della rete delle urgenze e delle emergenze la propria parte.
Se non ne siete in grado come amministrazione di adempiere alle vostre funzioni, attendiamo che ne prendiate atto e abbiate la dignità politica e soprattutto umana di rassegnare le dimissioni”.
Dopo di che la folta rappresentanza di cittadini torresi ha abbandonato l’aula per rafforzarne il concetto e tornare alla vera ed unica politica che conosce, quella fatta per strada.
Denunciamo infine l’assurdo clima di tensione fomentato dal sindaco di Torre del Greco che, paventando chissà quale attentato alle istituzioni cittadine, ha fatto militarizzare la zona antistante il Palazzo Baronale, mentre al Parcheggio Bottazzi erano presenti altri membri della Forza Pubblica pronti a dare man forte ai colleghi.
Siamo fortemente delusi dalla classe politica di Torre del Greco, con cui riteniamo di non aver più niente da spartire, ed interrompiamo (semmai ci sia realmente stata) qualsiasi collaborazione per salvare l’ospedale Maresca. Continueremo la nostra lotta da soli, forse con le spalle meno coperte, ma indubbiamente più puliti
IL MARESCA NON SI TOCCA!
facebook: comitato pro maresca

Il Mattino: Finita l'occupazione dell'Aula Consiliare

Torre del Greco. Hanno lasciato la sala consiliare del Comune dopo una lunga giornata di mobilitazione e una notte trascorsa a dormire sul pavimento dell’aula al primo piano di palazzo Baronale, appoggiati su banchi e sedie. La decisione degli attivisti del comitato pro ospedale Maresca che mercoledì pomeriggio hanno occupato l’aula del consiglio comunale in segno di protesta a seguito del mancato incontro con il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Maurizio D’Amora e il sindaco Ciro Borriello è arrivata intorno alle 20e30, dopo una lunga assemblea pubblica a cui hanno preso parte giovani, mamme, rappresentati di comitati di quartiere e il cappellano dell’ospedale, padre Pucci. Una scelta che arriva dopo l’incontro fissato per questa mattina alle 9 al commissariato di via Marconi con il primo dirigente della polizia di Castellammare di Stabia Ferdinando Rossi, incaricato dal questore Luigi Merolla. Un appuntamento strappato dagli attivisti dopo la lettera inviata ieri mattina al prefetto di Napoli Andrea de Martino e grazie alla mediazione delle forze dell’ordine. Al Comune è intervenuto anche il vice questore aggiunto del commissariato di Torre del Greco Giuseppe De Bernardi che ha ascoltato le richieste degli attivisti. “Abbiamo chiesto un incontro urgente con il prefetto - hanno spiegato i rappresentanti del pro Maresca - perché non ci sentiamo più rappresentanti dalla nostra amministrazione, è tempo di affrontare e risolvere definitivamente la questione dell’ospedale. Ad oggi, nonostante le promesse e rassicurazioni avute dalle autorità regionali, locali e dalla dirigenza dell’Asl Na3Sud, la struttura di via Montedoro continua a permanere in uno stato di degrado e fatiscenza con grave pericolo per un’utenza di circa 300mila abitanti. La totale mancanza di dialogo con il sindaco è ingiustificabile”. Una delegazione di sette persone prenderà parte alla seduta del consiglio comunale questa mattina alle 9, convocata in sessione straordinaria e che poteva saltare a causa dell’occupazione dell’aula da parte dei cittadini. All’ordine del giorno due proposte di approvazione di altrettante delibere di giunta: la n. 696 del 09/11/2011, avente ad oggetto “Bilancio di previsione annuale e pluriennale 2011/2013 - 17. Variazione” e la n. 697 del 09/11/2011, relativa alla estinzione anticipata di 19 mutui in essere con la cassa Depositi e Prestiti. “Vogliamo chiarezza sul futuro del presidio - le richieste degli attivisti -. Vogliamo sapere i 90mila euro non spesi per la festa dei Quattro Altari e destinati all’ospedale dove sono finiti, perché non sono stati ancora utilizzati per l’acquisto di attrezzature per il pronto soccorso. La politica non è più credibile, non ci sentiamo tutelati”. Prende le distanze dal comitato il sindaco Ciro Borriello: “l’occupazione è stata pretestuosa, avevo dato la mia disponibilità ad incontrare il comitato e l’incontro con il direttore generale è fissato per mercoledì prossimo, da parte del manager c’è la volontà di spostare gli uffici della direzione da Castellammare a Torre del Greco”.  Antonella Losapio

COMUNICATO STAMPA

Comunicato stampa Comitato Pro Maresca

In data 24 novembre, dopo due giorni di occupazione, il Comitato Pro Maresca ha deciso di lasciare l’aula consiliare del Municipio di Torre del Greco, occupata il giorno precedente a causa del mancato incontro con il direttore dell’Asl Na3Sud Maurizio D’Amora ed il sindaco Ciro Borriello. Tale incontro era stato disdetto dagli stessi pochi minuti prima dell’ora prefissata. La decisione è scaturita da un’assemblea popolare a cui hanno preso parte diversi movimenti e comitati civici attivi sul territorio ed un centinaio di semplici cittadini, e nella quale si è discusso di una serie di problematiche urgenti riguardanti la nostra città. Unanime è stata l’insoddisfazione e l’insofferenza nei riguardi dell’attuale classe politica, ritenuta dagli astanti inadeguata, passiva e incapace di esprimere la reale volontà popolare.

Due sono stati in particolare i temi trattati: l’emergenza dell’ospedale Maresca e il progetto dell’impianto di trattamento dei rifiuti indifferenziati a Villa Inglese (presente anche il Comitato di quartiere di Leopardi che si batte contro la realizzazione dello stesso). Si è valutata l’utilità di continuare l’occupazione a oltranza o abbandonare il presidio, si è optato per questa seconda ipotesi in seguito:
-         all’ottenimento di un incontro preliminare con il Prefetto di Napoli Andrea De Martino, al quale verrà esposta la preoccupazione per la scellerata gestione politica della sanità pubblica che al momento priva circa trecentomila abitanti di un servizio sanitario efficiente;
-         alla concessione di un intervento diretto al consiglio comunale del 25 novembre di una delegazione del Comitato Pro Maresca.
Fino a quando non avremo delle certezze sulle sorti del nostro Ospedale, la nostra lotta continuerà.
IL MARESCA NON SI TOCCA!




face book: comitato pro maresca

mercoledì 23 novembre 2011

OCCUPATO IL CONSIGLIO COMUNALE

Comunicato stampa del Comitato Pro Maresca

Oggi 23 novembre il Comitato Pro-Maresca occupa l’aula consiliare del municipio di Torre del Greco.
L’occupazione segue il mancato incontro con il direttore generale dell’Asl Na3Sud e il sindaco Ciro Borriello. L’incontro era previsto per le ore 13 ed è stato revocato solo pochi minuti prima dello stesso quando diverse decine di persone tra cittadini e attivisti del comitato civico erano già pronti per avere chiarimenti sul futuro dell’ospedale torrese.
Sono ormai mesi che nessuno degli interlocutori competenti si assume la responsabilità di chiarificare a quale sorte è destinato il nosocomio Agostino Maresca.
L’ultimo atto legislativo ufficiale prevede che l’ospedale resti aperto con pesanti deficit fino al completamento della struttura di Boscotrecase, per poi essere trasformato in centro di riabilitazione e lungodegenza.
Il Comitato Pro-Maresca occuperà ad oltranza l’aula consiliare fino a quando i nostri interlocutori politici non forniranno risposte adeguate circa il potenziamento della rete delle emergenze e delle urgenze.
Il Comitato Pro-Maresca chiama a raccolta l’intera cittadinanza per lottare e difendere l’inalienabile diritto alla salute.

Comitato Pro Maresca
                                                                           Facebook: Comitato Pro Maresca

martedì 22 novembre 2011

A TUTTA LA CITTADINANZA


Ricordiamo a tutti i torresi e agli abitanti dei comuni limitrofi che domani mercoledì 23 novembre - alle ore 13 a Palazzo Baronale - il Direttore Generale dell'Asl Na3Sud Maurizio D'Amora (nella foto) incontrerà il Comitato Pro Maresca. Il faccia a faccia con il numero uno dell'azienda sanitaria con sede a Castellammare di Stabia è il frutto di un lungo e faticoso lavoro di pressione sulle istituzioni locali (sindaco Borriello in primis) e di sensibilizzazione nei confronti dei nostri concittadini, così come ha dimostrato il volantinaggio dello scorso fine settimana per le vie del centro storico. Un lavoro che comincia a travalicare anche i confini cittadini per congiungersi a quello portato avanti dagli altri movimenti di lotta per la sanità pubblica che, come dimostrato stamattina con il presidio presso l'ospedale Pascale, hanno bisogno di unità e compattezza per ribaltare e contrastare ogni tipo di 'politica dei tagli' che priva i cittadini dei propri diritti inviolabili.

NON DELEGARE, LOTTA!

lunedì 21 novembre 2011

Domani delegazione del Pro Maresca al Pascale e alle 18.00 assemblea al IV° Piano

Nell'assemblea di oggi all'ospedale Maresca il comitato ha deciso di mandare una propria delegazione domattina all'ospedale "Pascale" di Napoli, toccato dai tagli del "Piano Zuccatelli". E' previsto un presidio fuori la struttura di Rione Alto, un IRCCS specializzato nelle cure oncologiche, a cui andremo a portare la nostra solidarietà anche in vista di una possibile collaborazione nella lotta per la Sanità Pubblica. 
Dopo la mattinata napoletana si torna sull'ospedale di via Montedoro e alle 18.00 sarà tenuta un'assemblea preparatoria all'incontro di mercoledì 23 novembre con il direttore generale dell'Asl Napoli 3 sud Maurizio D'Amora. Da tale incontro dovrà uscire fuori quale sia il vero futuro del presidio di Torre del Greco.

Incontro del lunedì

Appuntamento alle ore 19.00 al IV piano. Da discutere l'eventuale partecipazione del Comitato Pro Maresca al presidio di domani mattina che si terrà all'Ospedale Pascale. Il post successivo spiega i motivi della protesta che animeranno il capoluogo partenopeo.
C'è poi da parlare dell'incontro di mercoledì a Palazzo Baronale con il Direttore Generale dell'Asl Na3Sud, Maurizio D'Amora.

GIU’ LE MANI DALLA RADIOTERAPIA DEL PASCALE. PRESIDIO FUORI L’ISTITUTO MARTEDI’ 22 ORE 11

PRESIDIO MARTEDì 22 NOVEMBRE ore 11.00
Ospedale Pascale – fermata Metro 1 “Rione Alto”
La Sanità in Campania è allo stremo. Ovunque chiudono ospedali e ambulatori, le condizioni igieniche e l’affollamento sono spaventosi, lunghissime le liste d’attesa. Ormai è chiaro che a ripianare il debito e a pagare la crisi dovranno essere i cittadini, quelli più in difficoltà: aumentano i ticket da 50 € (prima visita) e 25 € (seconda), e si introduce il “contributo di solidarietà” di 10 euro per i non-esenti e 5 per gli esenti (disoccupati e familiari sotto 800 € mensili, pensionati con il minimo, nucleo familiare sotto 1000 €), un “prelievo forzato” . Sempre più spesso i pazienti, per non dover interrompere la terapia a causa di chiusure improvvise e attese infinite, sono costretti a rivolgersi ai centri privati, i soli che dal collasso degli ospedali campani hanno tutto da guadagnare!
A Napoli la situazione dei servizi sanitari territoriali è insostenibile, e attraversa ogni quartiere, distretto, presidio. Medici e operatori andati in pensione non vengono sostituiti da nuovi assunti, per cui prestazioni e ricoveri si basano sul lavoro straordinario, i pazienti vengono sballottati da una struttura all’altra, gli operatori messi in mobilità e i lavoratori delle pulizie e lavanderia, quelli di ditte per la manutenzione in moltissime strutture non ricevono stipendi da mesi. L’utenza, esasperata, protesta contro la mancanza d’igiene in molti reparti (accade al Cardarelli, al Loreto Mare, al Vecchi Pellegrini), scende in strada per opporsi alla chiusura del pronto soccorso (Ospedale San Gennaro) o li occupa per la chiusura degli ambulatori (distretto 42).
La condizione più disperata la vivono le persone colpite da patologie tumorali, cresciute esponenzialmente nella nostra regione negli ultimi anni, grazie ad una politica sui rifiuti fatta di discariche, inceneritori e inquinamento. All’Istituto Nazionale per la cura dei tumori “Fondazione Pascale” da luglio scorso non si eseguono più terapie alle pazienti affette da tumori alla mammella, addirittura è di questi giorni la notizia dello smantellamento di quasi tutto il reparto di Radioterapia. Il motivo sarebbe il rinnovo dei macchinari, dichiarati obsoleti e addirittura pericolosi (ma fino a luglio né la dirigenza né gran parte dei rappresentanti sindacali si erano preoccupate dell’incolumità delle pazienti e degli operatori a quanto pare), senza dire in realtà quando e se riaprirà.
Alcuni dirigenti dell’Istituto, dopo le contestazioni, si sono convinti a tenere aperto almeno uno degli impianti di radioterapia destinati a chiudere. L’unico a opporsi è il direttore del dipartimento, Paolo Muto, che, da testimonianze di alcune pazienti, pare stia invitando a rivolgersi alle cliniche private. Un chiaro conflitto d’interesse, dato che il prof. Muto è socio di una catena di centri radioterapici sparsi in tutta la regione. Ai lavoratori se va bene, si chiede flessibilità, altrimenti resta il licenziamento.
I cittadini campani, che siano pazienti o lavoratori, hanno già sacrificato troppo della loro esistenza. Ora spetta ai veri responsabili “pagare le cure” per superare questa crisi, contratta dal mercato globale attraverso il virus del liberismo.
MARTEDì 22 NOVEMBRE
ore 11.00
Ospedale Pascale – fermata Metro 1 “Rione Alto”
Movimento di lotta per la Sanità Pubblica
cerca su facebook “piensa a salute”
LE NOSTRE VITE VALGONO PIU’
DEI LORO PROFITTIhttp://napoli.indymedia.org/2011/11/20/giu%E2%80%99-le-mani-dalla-radioterapia-del-pascale-presidio-fuori-listituto-martedi-22-ore-11/
GIU’ LE MANI DAI SERVIZI SANITARI PUBBLICI.

sabato 19 novembre 2011

«Rischi l'infezione, se vuoi operarti firma la liberatoria» e l'Asl decide di chiudere il Loreto Mare

NAPOLI - Sospese le attività ordinarie dell'ospedale Loreto Mare di Napoli: saranno garantite solo le attività di emergenza (i casi più gravi). La decisione è stata adottata da Mariella Corvino direttore sanitario del nosocomio, d'accordo col commissario dell'Asl Napoli 1 Scoppa. a causa del prolungarsi dello sciopero della ditta di pulizia che opera nella struttura sanitaria. Situazione esplosiva e intollerabile: come denunciato dal Corriere del Mezzogiorno, nel reparto rianimazione i medici sono arrivati a chiedere ad un paziente la firma su una liberatoria per il «rischio oggettivo aggiuntivo» a causa del degrado e delle potenziali infezioni. Al Loreto, dunque, verranno garantite solamente attività di emergenza e gli interventi operatori urgenti. Il provvedimento è stato adottato per tutelare i pazienti dai rischi igienico-sanitari che possono derivare dalla mancata pulizia degli ambienti, conseguenza dello sciopero a oltranza delle ditte di pulizia.
MARCIANO (PD) - «È evidente che le nostre denunce erano più che fondate: si faccia in fretta tutto ciò che è necessario per ristabilire le condizioni necessarie e urgenti per garantire l'incolumità del personale medico e i pazienti» dichiara Antonio Marciano, consigliere regionale del Pd, che due giorni fa ha presentato un'interrogazione urgente al governatore e commissario alla SanitàStefano Caldoro. commentando la sospensione delle attività ordinarie del Loreto Mare. «Caldoro non può continuare a sfuggire alle sue responsabilità chiudendosi in un silenzio grave almeno quanto quello che è accaduto al Loreto Mare e che sta investendo anche molti degli ospedali napoletani - ha proseguito - la Sanità campana è al collasso e lui, come in una vignetta di Altan, resta senza parole e non dice nulla. Se questo è il riformismo di cui parla il Presidente, mi pare sia un po' afono». «Ora - conclude Marciano - riferisca in aula sui risultati effettivi delle politiche adottate dal suo governo per la sanità regionale: la corresponsabilità alla quale spesso fa riferimento è un tema per noi sensibile ma, ribadiamo, si fonda sul reciproco rispetto, sulla capacità di ascolto e sulla serietà dei provvedimenti da adottare».
Alessandro Chetta

venerdì 18 novembre 2011

Fine settimana con presidio in strada

Approfittando della Zona Traffico Limitato, il Comitato Pro Maresca sarà presente questo fine settimana per le vie del centro cittadino. Troverete il nostro gazebo in Piazza Santa Croce, con gli attivisti che batteranno in lungo e in largo le strade a ridosso della Parrocchia (Via Salvator Noto, Via Roma, Via Diego Colamarino, Piazzetta) con opera di volantinaggio, informazione e sensibilizzazione sulla causa Maresca. Abbiamo cominciato lo scorso anno, e non intendiamo mollare la presa.
NON DELEGARE, PARTECIPA!

500 persone in corteo contro la chiusura del Pronto Soccorso al San Gennaro

Oggi 17 novembre un corteo di oltre 500 persone ha sfilato per le vie del quartiere Sanità contro la chiusura del Pronto soccorso dell’ospedale San Gennaro. Chiusura prevista per il 30 novembre dal provvedimento varato nel nuovo piano sanitario della Regione Campania.
Il corteo una volta immessosi in Corso Amedeo di Savoia ha effettuato diversi blocchi stradali opponendosi a gran voce alla chiusura del pronto soccorso, che rischia di lasciare oltre centomila persone senza un riferimento di primo soccorso in una situazione nella quale il diritto alla salute è già minacciato dalle precedenti chiusure del pronto soccorso dell’Ospedale Incurabili e di quello del Cto, lasciando così in funzione solo quello dell’ospedale Cardarelli , che già attualmente risulta ampliamente sovraffollato ed assolutamente insufficiente. Inoltre nel piano di riordino ospedaliero i servizi di pronto soccorso dell’Ospedale San Gennaro verrebbero accorpati all’utenza ed ai servizi del costruendo Ospedale del Mare di Ponticelli, che alla luce delle difficoltà burocratiche sarà fruibile alla cittadinanza in data da destinarsi…
Dal corteo sono partiti slogan che hanno chiesto una presa di posizione chiara da parte del Sindaco De Magistris e del Governatore Caldoro.
Non si può accettare che la crisi sia lasciata pagare alle fasce più deboli della cittadinanza, sottratti finanche del diritto a poter ricevere cure adeguate. La difesa dei beni comuni non può prescindere dalla tutela del diritto alla salute per tutti.
La manifestazione si è conclusa a Piazza San Vincenzo nel quartiere Sanità, lanciando diverse iniziative che proseguiranno nei prossimi giorni fino al 30 novembre data in cui è prevista la chiusura definitiva del pronto soccorso. Augurandoci che per quella data si giunga ad una soluzione positiva.
COMITATO POPOLARE CONTRO LA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO
LAB. OCC. INSURGENCIA

giovedì 17 novembre 2011

Assemblea di comitato

Il Comitato Pro Maresca si riunirà questo pomeriggio (giovedì 17 novembre) al solito orario delle 18.30. L'assemblea servirà soprattutto per preparare il ritorno in strada con gazebo previsto per questo fine settimana. In seguito all'assemblea comunicheremo sempre qui sul nostro blog maggiori dettagli.
NON DELEGARE, PARTECIPA!

venerdì 11 novembre 2011

Resoconto dell'assemblea di ieri

Partecipata assemblea quella tenutasi ieri al quarto piano occupato dell’ospedale Maresca.
Prima di tutto, si è discusso dell’esito della prima assemblea delle associazioni di pubblica tutela, convocata dall’Azienda Sanitaria Na3Sud, cui ha partecipato anche una delegazione del Comitato Pro Maresca: i vertici aziendali, D’Amora in primis, ancora una volta hanno fornito rassicurazioni forti sulle sorti del nostro ospedale, definendo l’ultima delibera regionale apparsa sul BURC di fine ottobre “un errore” a cui presto sarà posto rimedio.
Il neo direttore dell’Asl Na3Sud si è anche spinto oltre, affermando senza mezze misure che “il Comitato Pro Maresca può anche smettere di protestare”. Ovviamente, da parte nostra, prendiamo ogni dichiarazione che cade dall’alto con le pinze e rimandiamo l’approfondimento di tali affermazioni al nostro futuro incontro con lo stesso Maurizio D’Amora. Incontro già richiesto formalmente dai nostri legali circa un mese fa e per il quale restiamo in attesa di convocazione.
In assemblea si è inoltre discusso della necessità di tornare in piazza, non necessariamente con mobilitazioni di massa, ma attraverso assemblee pubbliche ed iniziative varie volte ad informare la cittadinanza e tenerne alta l’attenzione.
Le modalità saranno l’oggetto della prossima assemblea che si terrà lunedì 14 novembre alle ore 18.45 presso il quarto piano occupato del nosocomio torrese.
Dopo oltre un anno di lotta il Comitato Pro Maresca è diventato un soggetto politicamente riconosciuto e legittimato dall’intera popolazione per cui amministratori e politici – che muovono i fili in materia di sanità - non possono non tenerne conto.
SIETE TUTTI INVITATI
NON DELEGARE, PARTECIPA!

giovedì 10 novembre 2011

Napoli: chiude il pronto soccorso, rivolta all'ospedale San Gennaro

(Articolo tratto da corriere del mezzogiorno on line) - Una cinquantina di cittadini del quartiere Sanità di Napoli è tornata a protestare contro la chiusura del pronto soccorso dell'ospedale San Gennaro. In prima linea mamme e anziane hanno occupato simbolicamente l'ufficio della direzione dell'ospedale San Gennaro dei Poveri, richiedendo al direttore sanitario di esprimersi contro la chiusura del pronto soccorso, ottenendo, però, una risposta negativa.
Il pronto soccorso chiuderà i battenti il prossimo 30 novembre, lasciando - è scritto in una nota del comitato che si sta battendo contro la chiusura della struttura - oltre 100mila persone senza un riferimento certo di primo soccorso.
Il provvedimento è stato varato dal nuovo piano sanitario della Regione Campania, che prevede l'accorpamento del San Gennaro e dell'Ascalesi nel futuro Ospedale del Mare, collocato all'interno della zona rossa a rischio sismico e vulcanologico del Vesuvio e che per ora - viene sottolineato nella nota - "resta ancora sulla carta, perchè sotto inchiesta della magistratura che ha coinvolto 12 persone tra funzionari della Regione e dell'Asl Napoli 1, manager e responsabili delle aziende".
Inoltre, dopo la chiusura del pronto soccorso dell'Ospedale Incurabili e del Cto , l' unico pronto soccorso rimasto in zona è quello dell'ospedale Cardarelli che già soffre di sovraffollamento. Un corteo è stato indetto dal comitato per il giovedì 17 novembre il quale partira" alle 18 dall'Ospedale San Gennaro e per sfilare per le vie del quartiere Sanità.
"Chiediamo che sulla vicenda si esprimano il presidente della Regione, Stefano Caldoro, e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris", conclude la nota del Comitato popolare contro la chiusura del Pronto Soccorso dell'ospedale San Gennaro.
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/11/10/news/chiude_il_pronto_soccorso_rivolta_all_ospedale_san_gennaro-24788279/

Assemblea di Comitato alle ore 18:30

Il Comitato Pro Maresca terrà la consueta riunione anche oggi (giovedì 10 novembre) alle ore 18.30 presso il IV piano occupato dell'ospedale di Via Montedoro.
Si discuterà in particolare dell'assemblea tra le associazioni di pubblica tutela - tra queste ha partecipato anche il Comitato Pro Maresca dopo l'invito fattoci pervenire dalla Dott.ssa Improta, direttrice delle pubbliche relazioni per conto dell'azienda sanitaria - tenutosi ieri mattina presso la sede dell'Asl Na3Sud di Castellammare di Stabia ed in cui si è anche toccato l'argomento Maresca.
Come sempre, il Comitato Pro Maresca invita tutti i cittadini torresi a partecipare all'assemblea: la politica dei politici è ormai roba vecchia, la politica che parte dal basso coinvolgendo tutti i cittadini è invece l'unica soluzione da contrapporre al continuo scempio di cui sono protagonisti i pubblici amministratori.
NON DELEGARE, PARTECIPA!

martedì 8 novembre 2011

Nunvereggiamopiù: Torre del Greco rise up!

C'è chi studia, chi lavora, chi ha una famiglia da portare avanti, chi abita lontano, chi sarà costretto ad emigrare e di fronte a noi abbiamo interlocutori che non studiano né hanno granchè studiato, non lavorano né hanno mai avuto intenzione di farlo, che la famiglia la piazzano a non fare un beneamato cazzo perché gliene abbiamo concesso il diritto, che non emigreranno mai perché vi ci costringono gli altri, che hanno fatto di Torre del Greco, di Napoli e della Campania il salotto dei loro sporchi affari. Io mi sveglio ogni giorno più incazzato del precedente e spero in questo autunno di condividere la mia rabbia con tutti voi del comitato. 

Torre del Greco rise up!

venerdì 4 novembre 2011

Ospedale San Gennaro, chiude il pronto soccorso: sit-in di protesta

NAPOLI - Cittadini e istituzioni in presidio permanente contro la chiusura del pronto soccorso al San Gennaro. È quanto hanno deciso i rappresentanti del Comitato di rinascita dell’ospedale San Gennaro, nato all’indomani della decisione del commissario regionale per la sanità di sopprimere il servizio al nosocomio. Il Comitato ha raccolto finora oltre 1.500 firme per una petizione popolare da inviare al sindaco di Napoli Luigi De Magistris e al presidente della Regione Stefano Caldoro. Aperto per un’utenza di circa 130mila abitanti, che risiedono nel solo Rione Sanità, il pronto soccorso chiuderà i battenti il prossimo 30 novembre. Il provvedimento è stato varato dal nuovo piano sanitario della Regione, che prevede l’accorpamento del San Gennaro e dell’Ascalesi al futuro ospedale del Mare, che per ora resta ancora sulla carta. Una decisione assurda, secondo associazioni, municipalità e personale medico, che penalizzerebbe un quartiere dove è in aumento la recrudescenza criminale.
ASSISTENZA PER 130MILA - «Ogni anno da noi arrivano 24 casi di vittime di faide tra clan avversari – spiega Vittoriano L’Abbate, vice presidente regionale del sindacato Anestesisti –. Questo significa due casi al mese. L’ultimo, in ordine di tempo, il 15 ottobre scorso, quando l’uomo ferito è arrivato in ospedale già cadavere. Ciò che chiediamo è creare piuttosto un presidio di primo soccorso al San Gennaro per fornire una prima assistenza al paziente e poi trasferirlo negli ospedali di competenza». «Se chiuderà il pronto soccorso del San Gennaro – si domandano i portavoce del Comitato – dove andranno 130mila persone?».
I POLITICI - Al sit-in nel cortile del nosocomio hanno partecipato il consigliere regionale Angela Cortese, il consigliere provinciale Elisabetta Gambardella e i consiglieri municipali Stefano Fusco, Gennaro Acampora, Luigi Fucci, Vincenzo Rapone, Luciano Polverino, Mario Capuano, Laura Bismuti, Valeria Vespa, Salvatore Flocco.
Articolo tratto da http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2011/3-novembre-2011/ospedale-san-gennaro-chiude-pronto-soccorso-sit-in-protesta-1902037712870.shtml FONTE: COMUNICARE IL SOCIALE

Ascalesi: l'ambulanza non c'è, al pronto soccorso si va in taxi

NAPOLI — Pronto Soccorso dell’Ascalesi, le 12.30 circa di ieri. Un’ambulanza conduce in ospedale Fallou, trentacinquenne senegalese. Il ragazzo è stato appena investito da un motorino mentre partecipava al corteo degli immigrati ambulanti promosso dall’Associazione 3 Febbraio e altre sigle, per chiedere diritti, dignità, opportunità e spazi. Sanguina da una mano, accusa dolore ad un piede e ha qualche escoriazione alla gamba. I sanitari gli applicano tre punti di sutura, poi, quando il ragazzo chiede di essere visitato al piede, lo invitano ad andare in un altro ospedale. «Qui non abbiamo il pronto soccorso ortopedico», gli dicono. Fin qui sarebbe una storia perfino banale, nel panorama disastrato della sanità campana. Diventa surreale quando, racconta Sergio Esposito, uno dei membri dell’Associazione 3 Febbraio — che ha assistito Fallou nel nosocomio del centro storico — il paziente è sollecitato ad andare via con le sue gambe. «Hanno detto», riferisce, «che non potevano accompagnarlo, che non ci sono ambulanze. Inutilmente abbiamo fatto presente che gli faceva male un piede, che se ci fosse stata una frattura il camminarci sopra avrebbe aggravato la situazione. Sono stati irremovibili». Epilogo della vicenda: Sergio e gli altri hanno chiamato un taxi e sono usciti così dall’Ascalesi. «Siamo andati poi al Loreto Mare», prosegue Esposito, dove i medici hanno effettuato una radiografia che, fortunatamente, non ha evidenziato danni particolari. Fallou nel pomeriggio è stato dimesso ed è tornato a casa». L’incidente del quale è stato vittima il senegalese non ha impedito che il corteo proseguisse e si concludesse in piazza Municipio, davanti palazzo San Giacomo. Una delegazione di migranti e di volontari è stata ricevuta dal sindaco de Magistris. Gli hanno consegnato una lettera del comboniano Alex Zanotelli, da tempo impegnato al fianco degli immigrati, ed un dono. «Nel breve incontro», racconta un altro responsabile dell’Associazione 3 Febbraio, Gianluca Petruzzo, «il sindaco ha espresso la disponibilità a creare nella zona di piazza Garibaldi uno spazio in cui i migranti possano legalmente vendere la propria mercanzia. Lo stesso dovrebbe accadere al Vomero, in via Angelica Kaupfman». Tuttavia, i manifestanti non sono andati via soddisfatti. Dice ancora Petruzzo: «Quando un ambulante ha ricordato al sindaco che quantomeno la sua azione è stata contraddittoria, fino ad oggi, rispetto al suo programma, de Magistris ha girato le spalle e si è allontanato».
Articolo a cura di Fabrizio Geremicca
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/salute/2011/4-novembre-2011/ascalesi-ambulanza-non-c-pronto-soccorso-ci-si-va-taxi-1902044893870.shtml

Assemblea delle associazioni di pubblica tutela, invito per il Pro-Maresca

Il Comitato Pro Maresca è stato invitato alla prima assemblea delle Associazioni di Pubblica Tutela che si terrà il prossimo 9 novembre. L'invito a partecipare ci è stato avanzato dalla Dott.ssa Angela Improta, Direttore Relazioni con il Pubblico dell'Asl Na 3 Sud.
Di seguito, riportiamo il contenuto della convocazione:

A tutte le associazioni di pubblica tutela presenti sul territorio dell'Asl Napoli 3 Sud.
Oggetto: Prima assemblea delle associazioni di pubblica tutela - invito
Tutti i rappresentanti delle associazioni di tutela presenti sul territorio dell'Asl Na 3 Sud sono invitati a partecipare al primo incontro con questa Direzione Generale.
L'incontro si terrà il giorno 9 novembre 2011 alle ore 10.00 nella sala Leonardo da Vinci presso la sede legale di Castellammare di Stabia. All'ordine del giorno:
- Presentazione piano della trasparenza ed integrità;
- Presentazione regolamento pubblica tutela;
- Organizzazione comitato consultivo e partecipativo Asl Na 3 Sud con le funzioni previste dall'art.14 decreto legislativo 502/1992 e dall'art.11 comma 2 del D.Lgs n°150/09;
- Varie ed eventuali.
La Dott.ssa Angela Improta, Direttore Relazioni con il Pubblico, avrà il compito di coordinare la riunione, per la buona riuscita della stessa, nel contempo rimane a Vostra disposizione per ogni approfondimento.
Sicuro della partecipazione, si coglie l'occasione per inviare cordiali saluti.
Direttore Generale
Dr. Maurizio D'Amora

martedì 1 novembre 2011

Appuntamenti: giovedì da 'leoni' per il Comitato

Quello di giovedì 3 novembre si prospetta come un lungo ed intenso pomeriggio di lavoro per gli attivisti del comitato in difesa del diritto alla salute.
Dapprima, alle 15.30, si riunirà il tavolo tecnico, alle prese con faldoni legislativi, numeri, dati e vari incartamenti.
Nel pomeriggio invece, alle 17.30 circa, presso i locali occupati del quarto piano è attesa la visita della Dott.ssa Angela Improta - responsabile per le relazioni con il pubblico per conto dell'Asl Na3Sud e stretta collaboratrice del neo direttore generale Maurizio D'Amora - con la quale si farà una panoramica sull'emergenza sanità in Campania e, in particolare, un confronto sullo 'stato di salute' del nosocomio torrese. Una visita che l'intero Comitato accoglie con soddisfazione e come chiaro segnale di un'apertura al dialogo volta, speriamo, a rivedere una serie di scelte poco felici in tema di sanità.
Infine, al solito orario delle18.30, ci sarà la consueta assemblea di comitato: PARTECIPIAMO TUTTI, PARTECIPIAMO DAL BASSO.