Ci si rincontra oggi all'ospedale Maresca occupato alle ore 18.00 per parlare finalmente di un'infinità di argomenti, sperando di raggiungere la quadra e poter tornare nelle nostre case soddisfatti di ragionamenti ponderati e proficui.
Le giornate di giovedì e venerdì saranno piene di impegni per il nostro comitato che sarà impegnato:
- giovedì 12 gennaio, azione con il coordinamento per la Sanità a Napoli all'ospedale Ascalesi.
- Venerdì 13 gennaio, manifestazione a Torre Annunziata con il collettivo area vesuviana, per la difesa ambientale dell'area torrese (inseriamo anche il testo del volantino a fine post).
- Sempre venerdì 13 gennaio alle 12.00, incontro col direttore generale dell'Asl Napoli 3 sud Maurizio D'Amora.
Oggi discuteremo di come affrontare questi 2 giorni di fuoco nell'unico modo in cui siamo abituati a farlo, con rabbia.
Ecco il volantino dei ragazzi del collettivo area vesuviana:
SCATENAT’V’ GUAGLIU’
Dal Vesuvio al mare, dalle strade al ponte, riprendiamoci il futuro, riprendiamoci ciò che è nostro!
La nostra città e il nostro territorio sono abbandonati al degrado e ridotti a discarica d’Italia, con gravi conseguenze per la salute degli abitanti. Questo nella colpevole indifferenza di una classe politica attenta solo a trarre il massimo profitto personale dallo sfruttamento delle risorse e del territorio, e che, puntualmente, sotto elezioni, tira fuori nuove facce e nuovi slogan per coprire le solite vecchie alleanze, una vera propria saldatura tra il potere politico, imprenditori senza scrupoli e clan camorristici.
Risale a pochi giorni fa la notizia del rinvio a giudizio dei responsabili di smaltimento di percolato nel Depuratore Foce Sarno: vengono così confermate le preoccupazioni dei cittadini e le ripetute denunce dell’USI – Unione Sindacale Italiana (costituitasi parte civile nella causa) sul funzionamento del depuratore, che nel 2007 sono costate il licenziamento ad Angelo Arpino, un lavoratore dell’impianto. Il percolato è un residuo altamente tossico dato dall’accumulazione selvaggia di munnezza nei “buchi” del territorio campano: si tratta di un liquido che può contenere sostanze più o meno velenose (tracce di rifiuti ospedalieri, solventi, vernici, olii, fanghi derivati da finte depurazioni, ecc…). Durante l’emergenza, sfruttandone il potere derogatorio/repressivo, la catena di comando politico-affaristica ha stabilito che il percolato venisse smaltito anche negli impianti di depurazione regionali, con la criminale consapevolezza (ragione strumentale!) del loro inadeguato funzionamento. L’ovvia, tragica conseguenza è l’avvelenamento del mare! La magistratura con estremo (complice?) ritardo, accusa funzionari regionali, uomini del potere partitico quali Bassolino, Mascazzini, Bertolaso (PD, RC, Verdi, governo Prodi, Berlusconi, Monti), i vertici aziendali di Hydrogest (gruppo Impregilo-Fiat), FIBE, Termomeccanica E., oltre che tecnici e docenti dell’università.
A proposito di scempio del territorio, come non citare il caso dello Spolettificio, della cui riconversione e riqualificazione si è fatto un gran parlare, e adibito invece ad area di demolizione di mezzi militari, scenario di forte inquinamento ambientale e tagli alla forza lavoro.
Il ponte di via Sepolcri è l’ennesimo esempio di come i “diritti” dei cittadini vengano continuamente calpestati: sono ben sette anni che l’arteria che collega via Vittorio Veneto ai paesi vesuviani, al cimitero e che, soprattutto, garantirebbe il rapido accesso delle ambulanze al Pronto Soccorso del nuovo Ospedale di Boscotrecase, resta chiusa, nonostante numerosi appalti e le sollecitazioni dei residenti esasperati. Fino a ieri tutti i responsabili, i sindaci, la Consarno, l’ANAS, se ne lavavano le mani dandosi la colpa a vicenda, e il ponte restava un fantasma, senza che nessuno si preoccupasse nemmeno di informare i sull’andamento dei lavori. “Magicamente” dopo le assemblee pubbliche dell’ultimo mese i lavori sono ripresi, anche se il termine di consegna continua a slittare. La determinazione di un centinaio di persone che nella serata di mercoledì 4 gennaio si sono riunite in presidio all’incrocio di via Sepolcri, informando passanti e automobilisti e bloccando il passaggio, dimostra che è scaduto il tempo per chi fa promesse, ed è arrivato il momento di riprenderci ciò che è nostro, e di farlo in prima persona, dal basso.
E’ arrivato il momento di dire basta alla devastazione del nostro territorio e alla distruzione del nostro futuro: vogliamo un ambiente sano e servizi, rivendichiamo opportunità di lavoro e un reddito di base universale per sfuggire al ricatto meritocratico/classista e diciamo che non esiste emancipazione né liberazione che non vada di pari passo con il rispetto delle persone e della natura, che non tenga conto dei bisogni e dei desideri della collettività. Davanti alla stomachevole retorica delle promesse elettorali e alla riproposizione dell’ennesima presa in giro ribadiamo che non ci rassegneremo a questo stato di cose. Saremo presenti per confrontarci su ogni decisione e scontrarci contro ogni altro sopruso.
Venerdì 13 Gennaio 2012 – ore 9.00
MANIFESTAZIONE CITTADINA
concentramento incrocio via Sepolcri
Produciamo conflitto, liberiamo spazi, autorganizziamo le nostre esistenze.
Collettivo Area Vesuviana
Assemblea lunedì e il giovedì alle 20.00 in via Eleonora Pimentel Fonseca (dietro p.zza Ernesto Cesaro – Torre Annunziata)