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sabato 31 marzo 2012

Asl Na3Sud, Giuseppe Russo nominato Direttore Sanitario

Giuseppe Russo, medico, 47 anni, specializzato in otorinolaringoiatria ed igiene, affiancherà il Direttore Generale Maurizio D'Amora.

Un nuovo e decisivo passo verso il completo recupero della gestione ordinaria di una delle più grandi aziende sanitarie italiane.
Il direttore sanitario nominato ieri dal direttore generale Maurizio D'Amora si chiama Giuseppe Russo, ha 47 anni, è nato a Volla in provincia di Napoli, è un medico con una doppia specializzazione in otorinolaringoiatria e igiene e medicina preventiva e viene dall'Asl Napoli 1 Centro dove ricopre la carica di direttore del servizio ispettivo centrale.
"Si tratta - spiega il direttore generale Asl Napoli 3 Sud Maurizio D'Amora - di una personalità
che ha maturato una profonda conoscenza del sistema sanitario regionale ed in possesso di una grande esperienza nel campo dell'assistenza ospedaliera e territoriale. La scelta di affidare un incarico fiduciario così delicato al dottor Russo, grazie al possesso di quei requisiti necessari alla gestione di un'azienda grande e complessa come la Napoli 3 Sud".
Tra i tanti incarichi ricoperti in carriera dal neo direttore, la direzione sanitaria di presidi ospedalieri come l'Annunziata, il San Giovanni Bosco, il Cto, il Pellegrini di Napoli, il Capilupi di Capri, commissario della Croce Rossa di Castellammare di Stabia e vicecommissario regionale campano. 


Sanità campana, sbloccati 300 milioni di euro

E' di poche ore fa la notizia secondo la quale sarebbero stati sbloccati 300milioni di euro destinati alla sanità campana.
Una notizia che aprirebbe consistenti margini di ottimismo (la nostra esperienza di lotta ci insegna che il condizionale è d'obbligo) per l'attivazione presso il P.O. Maresca di Torre del Greco dei 134 posti letto 'promessi' da Maurizio D'Amora - Direttore Generale dell'Asl Na3Sud - e per i quali sono necessari circa 11 milioni di euro.

Di seguito postiamo un breve articolo tratto da www.regioni.it
Sanità Campania: ALTRO 'SI' A REGIONE CAMPANIA PER SBLOCCO 300 MILIONI
Il tavolo tecnico dei Ministero dell’Economia e della Salute, cosiddetto <Tavolo Massicci>, preso atto degli adempimenti relativi al piano di rientro della Regione Campania e della struttura commissariale, ha autorizzato lo sblocco di ulteriori 300 milioni.
Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha espresso grande soddisfazione.
"E’ – ha detto Caldoro – un’ altra promozione a pieni voti. Siamo sulla buona strada ma non dobbiamo abbassare la guardia e continuare così come stiamo facendo"

domenica 25 marzo 2012

ASSEMBLEA ORGANIZZATIVA LUNEDI 26 MARZO

DOMANI LUNEDI 26 MARZO ALLE ORE 18:00 RIUNIONE ORGANIZZATIVA AL 4° PIANO OCCUPATO DEL MARESCA.

O.D.G. ORGANIZZAZIONE DELL'ASSEMBLEA TERRITORIALE DI GIOVEDI 29.

TUTTI SONO INVITATI A PARTECIPARE, PUNTUALI E MOTIVATI.

venerdì 23 marzo 2012

Cardarelli, il pm ordina: "Via le barelle entro 2 giorni"

La Procura: togliere le lettighe dall'astanteria. E intanto in ospedale si registra una stretta sulla intramoenia, cancellato il reparto del primario Iannelli

di GIUSEPPE DEL BELLO
Entro due giorni dovranno essere tolte le barelle dall’astanteria del pronto soccorso del Cardarelli. Dopo il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dai pm Giovanni Corona e Fabiana Magnetta con i carabinieri del Nas e personale dell’Asl, la Procura ha indirizzato al direttore sanitario di presidio le prime prescrizioni. Si comincia dall’astanteria. L’ospedale può chiedere una proroga del termine, ma se non saranno rispettate le prescrizioni, il reparto potrebbe essere sequestrato.

Nel frattempo la frusta del manager colpisce l’intramoenia, accorpa le ortopedie, cancella il reparto di Paolo Iannelli. Sono le ultime decisioni adottate da Rocco Granata, direttore generale del Cardarelli. Con ordine. È rimasta sul web solo poche ore la delibera che detta regole più rigide per l’attività intramuraria poi, di punto in bianco, è sparita.

Tolta dagli stessi vertici che ne avevano disposto la pubblicazione. Il documento, in 20 pagine, non solo sintetizza le nuove modalità (tutte interne al presidio) ma riporta il lungo elenco di camici bianchi che nel 2011 hanno svolto attività libero professionale col bollettario dell’ospedale. Un’attività che, per carenza di spazi, sono stati costretti a svolgere nel proprio studio privato, lontano da qualsiasi forma di controllo da parte dell’ospedale che avrebbe potuto individuare chi elude il fisco. In quell’elenco compaiono firme eccellenti della sanità napoletana che avrebbero indotto il manager a
tornare sui suoi passi evitando una lunga permanenza dei nomi sul sito dell’azienda. Nella delibera che ha già fatto mugugnare molti specialisti sono riportati i nomi e a fianco il numero (registrato dal bollettari) delle visite effettuate.

Ebbene, a fronte di medici virtuosi che hanno dichiarato (e consegnato ricevuta dell’ospedale ai singoli pazienti) un elevato numero di prestazioni, ce ne sono tantissimi al di sotto di quota 100. Significa che molti — sulla carta, ovviamente — hanno effettuato meno di 100 visite in un anno. Granata ha ritenuto di ritirare il bollettario ai dirigenti che hanno staccato meno di 100 ricevute, consentendo loro, da subito, di visitare in ambiente ospedaliero. In cima alla lista, con 843 prestazioni effettuate figura il ginecologo Giuseppe Albano, seguito a ruota (785 visite) dall’urologo Paolo Fedelini, dal ginecologo Ernesto Cimmino (785) e dal collega primario Alberto Masala che ha emesso fattura per 636 pazienti. Ma, se si escludono i primi 71 medici sopra la soglia limite di 100, ne rimangono ben 212 il cui bollettario ha registrato un numero esiguo di prestazioni. 40 nomi sono nel range compreso tra le 15 (Dario D’Angelo del Centro ustioni ed Enzo Facciuto della Chirurgia Maxillo-facciale) e le 7 prestazioni, dall’otorino Pietro Foglia all’internista Domenico Serino.

Altrettanti sono gli sfortunati medici che annoverano tra i 3 e i due pazienti all’anno: Mariano Carafa, Giovanna Carrillo e Romolo Villani. Ma addirittura una decina di medici ha accolto nel loro studio (secondo il bollettario personale) due pazienti all’anno. E, in 19 casi hanno visitato un solo malato.
È accaduto, ad esempio, al cardiologo Sergio Amato, al chirurgo plastico Domenico Della Corte e all’anestesista Stefania Perna. Nella lista dei dottori con pochi clienti figurano primari di fama come i chirurghi Maurizio De Palma (24 visite), Guido De Sena con 27, Carmine Andropoli a quota 9 e il primario di Fisiopatologia epatica Giovanni Di Costanzo con un solo paziente visitato nel 2011. «Non ho dubbi sulla veridicità dei dati, ma l’azienda si adoperi per adeguare subito gli spazi interni», osserva il responsabile Anaao, Franco Verde, «oggi la palazzina M è libera e il padiglione A pure. Ma è singolare la pubblicazione sul portale, tanto che ho chiesto alla segreteria nazionale se ci non ci siano gli estremi di violazione della privacy». Negli obbiettivi della direzione generale c’è la decisione di partire con la vera intramoenia, da garantire all’interno del presidio, entro il 30 giugno, limite imposto dal governo in tutta Italia.

Intanto, in attesa del corso della giustizia, il manager ha accorpato i 52 posti letto delle tre Ortopedie, inserendoli in due unici reparti affidati ai primari Gaetano Romano e Mario Misasi. «È un provvedimento che rispetta il piano attuativo deciso da tempo», precisa Granata, «quindi da non mettere in relazione alla vicenda Iannelli». Per il primario in carcere l’azienda ha disposto la sospensione dall’incarico e il deferimento al Consiglio di disciplina.

 http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/03/23/news/il_diktat_della_procura_al_cardarelli_ss-32052148/

martedì 20 marzo 2012

Giorgio Gaber - Non insegnate ai bambini

...consigli per una vita dignitosa ed utile per tutti..


Non insegnate ai bambini 
non insegnate la vostra morale 
è così stanca e malata 
potrebbe far male 
forse una grave imprudenza 
è lasciarli in balia di una falsa coscienza. 

Non elogiate il pensiero 
che è sempre più raro 
non indicate per loro 
una via conosciuta 
ma se proprio volete 
insegnate soltanto la magia della vita. 

Giro giro tondo cambia il mondo. 

Non insegnate ai bambini 
non divulgate illusioni sociali 
non gli riempite il futuro 
di vecchi ideali 
l'unica cosa sicura è tenerli lontano 
dalla nostra cultura. 

Non esaltate il talento 
che è sempre più spento 
non li avviate al bel canto, al teatro 
alla danza 
ma se proprio volete 
raccontategli il sogno di 
un'antica speranza. 

Non insegnate ai bambini 
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente 
stategli sempre vicini 
date fiducia all'amore il resto è niente. 

Giro giro tondo cambia il mondo. 
Giro giro tondo cambia il mondo.

Ospedale S.Gennaro, ascensore precipita: "Colpa dei tagli alla manutenzione"

Lievemente ferite tre persone. E' il secondo caso in pochi giorni che accade in città. La causa: un cavo allentato. Polemico il comitato del quartiere Sanità: "Tragedia sfiorata, ma annunciata"

Un cavo consumato a causa della scarsa manutenzione. Potrebbe essere questa la causa dell'incidente avvenuto stamani all'ospedale San Gennaro di Napoli dove un'ascensore è precipitato dal secondo piano della divisione di Otorinolaringoiatria al piano terra. Lievemente ferite le tre persone che si trovavano all'interno della cabina. Si tratta di una donna, di 44 anni, e due uomini, 50 e 63 anni. La prima, che sembrava versare in condizioni più preoccupanti, trasportata al Cardarelli, è stata medicata per policontusioni e giudicata guaribile in 10 giorni, poi dimessa. Gli altri due contusi, invece, stati curati nello stesso San Gennaro per trauma cranico, dichiarati guaribili in cinque giorni e dimessi. Sul posto sono immediatamente intervenuti polizia e vigili del fuoco che hanno effettuato un sopralluogo nel popoloso nosocomio del Rione Sanità dove da poco era scattata l'emergenza.
L'incidente è avvenuto a distanza di pochi giorni da uno analogo, avvenuto nell'agenzia di una banca di via Santa Brigida, con cinque persone ferite. Le tre vittime di oggi erano diretti al secondo piano, al reparto Otorinolaringoiatra, per essere sottoposti a visita, quando all'improvviso, dopo essersi bloccato, l'ascensore è precipitato velocemente. Giunto all'altezza del seminterrato, però, per fortuna, è entrato in azione il sistema autofrenante. Scattato l'allarme, i tre pazienti sono stati immediatamente soccorsi.
Una tragedia sfiorata, ma annunciata denuncia il Comitato del quartiere Sanità. "Avevamo ragione purtroppo. La tragedia sfiorata con l'ascensore dell'ospedale San Gennaro non è affatto una casualità, ma il frutto dei tagli, di anni di disinvestimento e di assenza di manutenzione". Il comitato, qualche mese fa, è stato protagonista di occupazioni e proteste particolarmente animate affinchè rientrasse la decisione del Commissario straordinario dell'Asl Napoli 1 Centro, Maurizio Scoppa, di chiudere il pronto soccorso del presidio.
"L'ospedale ha ascensori vecchissimi - spiegano i residenti del quartiere - e la struttura è in condizioni semplicemente indegne. E' quello che abbiamo sempre denunciato opponendoci allo smantellamento del pronto soccorso dell'ospedale con manifestazioni, occupazioni e sit-in rimasti inascoltati, forse perché provenienti da un quartiere popolare e non da un'area ricca e borghese della città. Dove sono ora le promesse del generale Scoppa - domandano polemicamente - Per far digerire la scomparsa del pronto soccorso promise che quello era il sacrificio necessario per investire sul resto dell'ospedale. Ma era una penosa menzogna perché si tratta solo di un primo passo verso il completo abbandono della struttura. Un programma a cui continueremo a opporci" concludono dal comitato.

lunedì 19 marzo 2012

Le immagini di Presa Diretta all'ospedale Maresca

Una puntata incentrata sulla crisi di Grecia e Portogallo, intitolata appunto "Default", allargatisi poi in un'appendice sulla situazione della martoriata sanità campana, presa come esempio maggiormente prossimo agli illustri e decadenti colleghi europei. Le misure della Trojka europea si sono abbattute con la loro furia dapprima sul popolo lusitano ed oggi arrivano sino ad Atene, lasciando intorno al loro passaggio solo macerie sociali in un'Europa dove Welfare State è diventata solo una sigla svuotata di ogni significato. Se i prossimi saremo noi non è una cosa poi tanto scontata, certo vedendo le immagini delle telecamere di Presa Diretta, almeno noi campani sembriamo spacciati. Lo spazio dedicato all'ospedale Maresca e alla storia del suo comitato in lotta da due anni è ovviamente minimo rispetto ai tanti temi trattati nel programma di Iacona, ma rappresenta comunque un motivo d'orgoglio ed il coronamento, almeno mediatico, di tanti sacrifici. 
Continuiamo dritti per la nostra strada, fino a quando non otterremo ciò che ci spetta

IL MARESCA NON SI TOCCA!
Ecco il link con la puntata di Presa Diretta del 18/3/2012:
Ed ecco il link sulla parte sanitaria della trasmissione di Iacona:

mercoledì 14 marzo 2012

Venerdì 16 marzo "Aperitivo Sociale" al Maresca

Venerdì 16 marzo alle 19.00 andrà di scena un aperitivo sociale al IV° Piano occupato dell'ospedale Maresca di Torre del Greco. L'aggregazione sociale è importante anche in un contesto di lotta come quello venutosi a creare nel nostro presidio ospedaliero. 
Riappropriamoci degli spazi, ovunque ed in tutti i modi.

Comunicato presidio al Pascale contro Caldoro,Balduzzi e Calabrò

Oggi 13 marzo all’istituto oncologico Pascale di Napoli, con la partecipazione, tra gli altri, del ministro della Repubblica Balduzzi e del presidente della regione Campania Caldoro (nonché commissario alla sanità), si è tenuta una conferenza sulla prevenzione oncologica e sul piano di rientro sanitario regionale. 
Il Movimento in lotta per la salute Pubblica non ha perso l’occasione per manifestare il proprio dissenso nei confronti della gestione del sistema sanitario regionale, alla luce dei numerosi aspetti contraddittori che  caratterizzano l’amministrazione locale e nazionale dell’assistenza sanitaria e la tutela della salute pubblica: la
recente chiusura del reparto di radioterapia delle neoplasie mammarie del Pascale e di numerosi pronto soccorso in zone nevralgiche della città, la costante violenza perpetrata ai danni del territorio e delle
persone attraverso la malsana gestione del ciclo dei rifiuti e delle discariche, come la recente tentata apertura della cava del Castagnaro. Proprio in quest’ultimo caso è evidente l’intimo rapporto tra politica, stato e camorra, invariato anche con l’avvicendarsi del nuovo governo nazionale e del neo ministro dell’ambiente Clini. Durante il convegno l’intervento del direttore Generale Agenas, Fulvio Maiorano, illustrando le politiche dell’agenzia e parlando di strutture sanitarie e riordino sui territori, senza mezze misure, ha dichiarato che l’agenzia sta preparando un programma in rete dove verranno illustrate tutte le aziende sanitarie del paese e a cui potranno accedere, con la dovuta password, solo i direttori degli istituti. Questo è l’unico modo, secondo Maiorano, per salvarsi la faccia e non essere seccati da nessuno in quanto,essendo discorsi troppo tecnici,né giornalisti né cittadini possono capirci nulla. E come se non bastasse ha voluto congratularsi con la Regione Campania in quanto è una delle regioni più felici di collaborare al “riassetto”( leggi smantellamento) del sistema sanitario. All’esterno dell’ospedale, ad “attenderci” e a “difendere” i colpevoli della distruzione del diritto alla salute, un ingentissimo spiegamento di forze dell’ordine, guidato da un “elegante” capo che ha schernito i
manifestanti alzando il dito medio, cosa comune di questi tempi e già vista in altre occasioni in cui i cittadini tentano di manifestare il proprio dissenso, ci ha impedito  l’accesso alla conferenza, attraverso minacce di arresto, identificazioni, insulti e ingiurie.

Ma il nostro obiettivo di svolgere attività di informazione all’esterno dell’ospedale e di proporre quesiti concreti sulla futura gestione del piano regionale sanitario non è stato fermato da alcuna intimidazione e come Movimento in lotta per la Salute Pubblica abbiamo riscosso il consenso ed il sostegno da parte del personale ospedaliero e dei passanti.
Il Movimento in lotta per la Salute Pubblica pretende una salute pubblica accessibile, gratuita e di qualità: è un nostro diritto! Repressione e camorra non ci fermeranno!

                                            Movimento in Lotta per la Salute Pubblica

giovedì 8 marzo 2012

Avviso alla cittadinanza

Si avvisano i cittadini di Torre del Greco, Ercolano e comuni limitrofi che presso l'ospedale Agostino Maresca (IV piano vecchio padiglione) si effettuano visite pediatriche specialistiche previa prenotazione al CUP dal lunedì al venerdì dalle ore 9 - 12. Sono attivi i seguenti ambulatori:
  • Allergologia
  • Auxologia
  • Nefrologia
  • Neonatologia

lunedì 5 marzo 2012

Il 7 Marzo saremo presenti con un gazebo informativo al Maresca

Il mattino di mercoledì 7 marzo il Comitato Pro Maresca scende dal IV° piano occupato per dare vita ad un gazebo informativo in occasione della "2 giorni" di visite senologiche gratuite da tenersi nel PO di Torre del Greco. Sarà una buona occasione per informare le donne che accorreranno all'ospedale per sottoporsi alle visite e tutti i pazienti del plesso di Via Montedoro della situazione attuale della vertenza ospedaliera. E' prevista anche la partecipazione del Dg dell'Asl Na3 sud Maurizio D'Amora con una conferenza stampa dedicata all'evento.

giovedì 1 marzo 2012

Ospedale Maresca: visite al seno gratis per tutte le donne, il prossimo 7 e 8 marzo

Visite al seno gratis per tutte le donne, il prossimo 7 e 8 marzo. L'appuntamento con la prevenzione è all'ospedale Maresca di Torre del Greco. Una struttura su cui sta per calare la scure del piano di riassetto della rete ospedaliera della Regione Campania, ma che grazie all'impegno e alla dedizione di alcuni medici, continua a pieno ritmo l'attivita', non solo ordinaria, ma straordinaria. Come le due giornate di prevenzione, organizzate all'inizio del prossimo mese. In quell'occasione, presso il Servizio di Oncologia dell'ospedale di Torre del Greco, verranno effettuate visite senologiche gratuite, previa prenotazione telefonica al numero 0818490415 (dalle 9 alle 13). Questo appuntamento sara' anche l'occasione per informare la stampa, e non solo, sulle sorti future della struttura che da tempo vive un momento critico di stasi, in attesa della riconversione prevista dal piano di rientro regionale. A parlarne, il giorno 7, sara' il Direttore Generale, Maurizio D'Amora. E approfittando delle more della riconversione, il dirigente sanitario responsabile del servizio di Oncologia, la dottoressa Cettina Romano, Servizio dove vengono curati tutti i tumori solidi in regime di Day-hospital, ha proposto e ottenuto, in accordo con il Direttore Sanitario, Nicola Vitiello, il ripristino funzionale di alcune apparecchiature che da tempo giacevano inutilizzate. 
Tra queste un ecografo, che sara' a disposizione del servizio di oncologia, per la diagnostica senologica e ginecologico-ostetrica con grande soddisfazione delle donne torresi che potranno ritrovare nel loro ospedale un punto di riferimento per la diagnosi e la cura delle malattie della sfera genitale femminile, con possibilita' di risposta di eventuali esami citologici, in giornata stessa, grazie all'efficienza della Divisione di anatomia patologica diretta da Anna Maria Salvati. A custodire le apparecchiature, per evitare il loro trasferimento presso altro presidio, ci aveva pensato il Comitato pro-Maresca, che si oppone al piano di razionalizzazione sanitaria regionale per "difendere il diritto di 300 mila cittadini a usufruire di un ospedale efficiente".
  Sempre nell'ottica di valorizzare le risorse strumentali, l'attenzione del Direttore Generale e la disponibilita' del primario radiologo, Mario Violini, consentiranno l'implementazione di un servizio di mammografia, utilizzando anche in questo caso un mammografo nuovo, da tempo acquisito e mai utilizzato. Pochi esempi, ma significativi, di come l'ospedale si stia dando da fare per ottimizzare i costi attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce e che rappresentano un risparmio economico notevole. Cosi' come e' inquantificabile l'impegno e la dedizione delle 16 volontarie della C.R.I di Torre del Greco. Hanno seguito un corso specifico di psico-oncologia, e da 5 anni, almeno 2-3 volte alla settimana si occupano di assistere gli ammalati del reparto della dottoressa Romano.

Fonte: AGI