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martedì 10 luglio 2012

Caldoro ed il concetto di "Sanità virtuosa"


Dall'intervista rilasciata da Stefano Caldoro al Mattino di oggi: «Sulla sanità e sui trasporti siamo già ai minimi». Eppure, nonostante le mille difficoltà, soprattutto sulla tutela della salute «abbiarno fatto grandi passi in avanti»: «La spending review prevede un indice di 3,7 postiletto ogni mille abitanti. Noi siamo virtuosi perché siamo al momento a 3,6. Tale virtuosità vale anche per il deficit e la spesa farmaceutica. In quest'ultimo caso siamo tra le prime tre Regioni in Italia». Ci sono però problemi strutturali, osserva, che vanno risolti: «In questo senso è importante prevedere gli acquisti centralizzati per le forniture ospedaliere». Un percorso in parte già seguito dalla giunta campana con la nascita della centrale acquisti, affidata a Soresa. La sfida, secondo Caldoro, «è offrire una migliore sanità e quindi una maggiore qualità dei servizi ai cittadini. In questo senso c'è ancora tanto da fare. Il piano ospedaliero rappresenta tuttavia un passo importante. Bisogna comprendere che ciò che conta non è avere l'ospedale più vicino, bensì quello giusto». Ma l'obiettivo si allontana se sul territorio nazionale si registrano grandi disparità: «Ogni campano riceve dallo Stato 60 euro in meno rispetto ad altri cittadini - ricorda il governatore - Quindi in generale si deve per forza spendere meno perché ci sono meno risorse trasferite». 
La storia è sempre la stessa, giornalisti di regime lasciano farneticare questi signori su una presunta "virtuosità" della sanità campana, che secondo innumerevoli standard e statistiche è tra le più penose e peggio distribuite sul territorio. Così mentre Caldoro esalta i sanguinosi tagli che ha operato al Servizio Sanitario Regionale e riprende lo stucchevole leit motiv del "basta agli ospedali sotto casa", non esiste un'analisi seppur minima su ogni singolo decesso causato da questo processo che di razionalizzatore non ha proprio niente. 
Questi non sono politici, sono semplicemente ASSASSINI legalizzati